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- 10.05.2020
Contagi sul lavoro. Servono protocolli certificati
Il Ministro delle Autonomie Francesco Boccia, in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera ripresa anche da SkyTG24, ha affrontato, tra l’altro, il problema dei contagi sul posto di lavoro.
Nell’intervista ha sottolineato che “oggi è molto più sicura la riapertura di una fabbrica rispetto ad un negozio che non adotta il protocollo sulla sicurezza. Con le imprese sono stati stipulati patti sulla sicurezza dei lavoratori e le aziende stanno dando prova di maturità eccezionale. Molte industrie sono oggi luoghi sicuri tra controllo della temperatura, distanziamento rigoroso, igienizzanti, mascherine, test sierologici”.
“Gli ultimi dati dell’INAIL – ha proseguito il Ministro – dicono che 300 persone al giorno in Italia si contagiano sul posto di lavoro e dieci muoiono. E il lockdown si è allentato da una settimana soltanto. Se si parte senza regole e senza protocolli chi si assumerà la responsabilità di tutelare la salute dei lavoratori?”, constatando, in chiusura, che “la cosa peggiore per l’economia italiana sarebbe dover tornare indietro”.
L’attuazione di protocolli sicuri è fondamentale per limitare al massimo la possibilità di contagio, così come è indispensabile che le attività di sanificazione siano a loro volta effettuate con protocolli certificati.
Le aziende che si occupano di sanificazione non solo devono possedere i requisiti di Legge, ma devono fornire una documentazione completa delle attività svolte, indicando i protocolli seguiti, le schede tecniche dei prodotti utilizzati ed i protocolli da seguire quotidianamente per mantenere la sanificazione delle postazioni di lavoro.
Per questo è bene affidarsi ad aziende di comprovata esperienza, e diffidare di chi si improvvisa.